Fonte Nuova – Lunedì 18 aprile l’addio a Stefano Di Michele

Aveva 56 anni e aveva lavorato all’Unità e al Foglio di Giuliano Ferrara. Da giovane aveva iniziato proprio a Nordest, vicino casa, con il periodico Tendenze diretto da Tommaso Verga.
Ironico e pungente da giornalista, era sempre rimasto “comunista” nell’animo. Fino alle 17 nella camera ardente allestita al Nomentana Hospital, hanno fatto visita storici esponenti del Pc, e non solo, di Mentana e Fonte Nuova tra cui l’ex sindaco Luigi Cignoni, Ivaldo Goretti, Bianca Martocci, Tommasino Di Claudio e Nello Chiappini con cui era imparentato.
A Tor Lupara aveva iniziato a lavorare al bar del zio, il cosiddetto “Bar Salvi”, lungo via Nomentana dall’altro lato della strada dopo la chiesa, dove viveva la sua storica famiglia di Tor Lupara. Si era diplomato Ragioniere a Monterotondo, ma la sua specialità era appunto la scrittura, specie quella giornalistica. Aveva ricoperto anche il ruolo di consigliere comunale e assessore al comune di Mentana.

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Sul portale formiche.net c’è una sua intervista, con un aneddoto che riassume appieno per Di Michele lo spirito “libertario e un po’ matto” del suo (ex) direttore, Giuliano Ferrara. 

“Qualche anno fa passavo un periodo di profonda stanchezza interiore. Andai da lui e gli chiesi qualche mese di aspettativa, perché volevo riposare. Sbarrò gli occhi e mi disse: “Devi scrivere un libro pure te? Per carità non lo scrivere, fanno tutti schifo ‘sti libri dei giornalisti”. Io risposi: “Non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello. Voglio mettermi in aspettativa perché ho solo voglia di avere tempo da perdere. Voglio svegliarmi senza sapere che fare, giocare coi gatti, andare in giro, fare sesso, chiacchierare, andare a messa, in sezione: insomma, quello che mi pare”. Allora mi guardò e mi disse: “Ma è una motivazione bellissima! Assolutamente sì, prenditi un po’ di tempo. L’ozio è creativo”. E concordammo su questa cosa. Di solito i giornalisti stanno al computer a vedere quel sito sconosciuto di Los Angeles o di Dubai per informarsi, invece spesso è non facendo niente che arriva l’ispirazione. Bene, questa idea squinternata che avevo io, Giuliano l’aveva capita perfettamente e mi ha lasciato coltivare questa vena matta. Non credo che nessun altro lo avrebbe fatto”.

 

La nota dal palazzo comunale di Fonte Nuova: “Il sindaco, Fabio Cannella, e tutta l’amministrazione comunale esprimono profondo cordoglio per il grave lutto che ha colpito la famiglia Di Michele e la città di Fonte Nuova con la prematura scomparsa di Stefano Di Michele”.

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Fa. Or.

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